Tutto potevamo aspettarci per questa ricorrenza, ma non di certo la presenza dell’urna del nostro San Luigi Palazzolo, tenacemente voluta dal Parroco don Giuseppe Mattanza. Noi non avremmo osato tanto!
A questo straordinario evento ci siamo preparati con un programma ricco di attività interne alla casa per piccoli e grandi, e di momenti per tutta la comunità capriolese e per le persone provenienti dai paesi limitrofi.
Quando il giorno è arrivato abbiamo accolto don Luigi su una bellissima carrozza, quella che un tempo veniva usata per le persone importanti perché, come ha detto il nostro Parroco, pur essendo don Luigi una persona umile, ora è glorioso nei cieli e merita questo e altro.
È ancora viva in noi la commozione dei momenti che ci hanno visti riuniti attorno all’urna di don Luigi e ha caratterizzato l’intensità e la bellezza di quei giorni.
Con le parole pronunciate dal Palazzolo anche noi esclamiamo che siamo “esterrefatte a tanta grazia e cura dell’Amabile veramente Infinito”, grazia e cura che abbiamo sperimentato in particolare nella collaborazione con i laici che operano nella nostra casa, con la Parrocchia e con tutte le realtà che si sono attivate per questo evento.
La Comunità di Capriolo
Che cosa vuol dire essere santi? È stata la domanda che noi educatori ci siamo sentiti rivolgere dai nostri ragazzi nei giorni precedenti l’arrivo di San Luigi nella nostra casa. Essere santi, come nel caso del Palazzolo, non vuol dire essere dei supereroi o degli extraterrestri, ma tentare di vivere ogni momento della propria vita con fiducia, coraggio e soprattutto cercando di scegliere sempre il bene. Il fatto di aver potuto ospitare a Capriolo don Luigi ci ha permesso di ripercorrere la sua vita e i luoghi significativi della sua opera, di sentirci uniti a tutti coloro che testimoniano la misericordia e di aprire le porte della nostra Casa. Sono questi semplici momenti di condivisione che hanno consentito a noi educatori e soprattutto ai nostri ragazzi e alle mamme di rafforzare il senso di famiglia, a cui ha contribuito anche il calore inaspettato delle tantissime persone di Capriolo e dei paesi vicini che hanno condiviso con noi questo momento di gioia.
Sara Belotti, educatrice
Il Palazzolo è sempre stato per me un testimone autentico dei valori cristiani e di alcuni stili educativi efficaci e ancora attuali. L’occasione della presenza della sua urna nella nostra Casa mi ha però permesso di constatare che i valori di cui è portatore sono qualcosa di molto concreto e umano e che non si tratta solo di belle parole e slogan pregnanti. Il rischio di idealizzare il Palazzolo si è mitigato soprattutto nel preparare e vivere la sua accoglienza. Don Luigi è venuto a rendere omaggio ai suoi figli più prossimi, ma la sua presenza ha anche spalancato le porte a tutti coloro che sono “fuori casa” e che hanno voluto partecipare a questo evento.
Questa espressione di vicinanza da parte della gente ha fatto bene non solo a noi operatori, ma anche ai nostri ospiti.
Alberto Schioppetti, educatore