Nella missione della nostra Congregazione a Kingasani, Repubblica Democratica del Congo, nel marzo scorso, è stata inaugurata la nuova Maternità dell’Ospedale: i lavori di ristrutturazione sono stati in buona parte sostenuti da una Agenzia di sviluppo francese.
Finalmente siamo arrivati al grande giorno! Dopo tanta attesa, dovuta al ritardo nella consegna del materiale, a causa della pandemia prima e ora della guerra in corso in Europa, il 27 marzo 2023 a Kingasani abbiamo potuto festeggiare l’inaugurazione di un nuovo edificio nell’Ospedale che comprende la maternità, la neonatologia, un blocco operatorio, un grandissimo laboratorio, la farmacia, l’archivio e alcuni ambienti adibiti ai servizi amministrativi.
Ora che sono terminati i lavori, potremo accogliere e soccorrere le mamme con i loro figli che giungono a noi spesso in condizioni critiche, legate allo stato di salute delle partorienti, alle strade impraticabili, alla mancanza di soldi per poter accedere alle cure mediche di altri ospedali.
È una grande gioia poter offrire cure adeguate in questo quartiere povero di periferia, constatare come le neo-mamme sono accolte e sostenute, sperimentare come i bimbi vengono curati con la possibilità dell’incubatrice, con strumenti di rianimazione di alta qualità, i migliori in Kinshasa, la grande metropoli che accoglie una popolazione di 15 milioni di abitanti. Anche la qualità dell’assistenza è decisamente migliorata, grazie alla possibilità di formazione adeguata al personale.
All’inaugurazione hanno partecipato diverse cariche pubbliche: il sindaco del Comune di Kimbanseke, il Primo Ministro, l’Ambasciatore di Francia, la Console italiana. Per la Congregazione era presente la Madre Provinciale, Suor Lea Kayembe, alcune Suore delle comunità di Kinshasa, il responsabile del BDOM (Ufficio diocesano delle opere mediche) e naturalmente i responsabili dell’Agenzia di sviluppo francese, che ha finanziato in buona parte i lavori della nuova Maternità.
Suor Claudia Nicoli, superiora della comunità di Kingasani, ha ringraziato tutti i presenti e ha espresso il desiderio che le persone al governo, che hanno il compito di gestire il bene comune, possano esprimere un’attenzione particolare verso le fasce della popolazione più svantaggiata, un’attenzione che si esprime nella capacità di accogliere e proteggere la vita.
Per noi si apre in questa opera una nuova pagina; il Fondatore ci aiuti ad essere tenere madri pazientissime verso i poveri e ad avvolgere d’amore la vita delle persone che sono affidate alle nostre cure.
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