I grandi costi che la Congregazione deve sostenere per le opere a servizio dei poveri, soprattutto nelle zone dove i contributi da parte dello Stato sono esigui o addirittura inesistenti, crea sicuramente delle fatiche e delle ansie economiche in più sul come affrontare le tante spese che derivano dal fatto che noi scegliamo quelli che spesso non sono in grado di rimborsare ciò che spendiamo per loro.

Alla luce del nostro carisma, magari la nostra vera “fortuna” è proprio quella di restare povere, di fare la carità ai poveri “da povere”, di vivere la preoccupazione economica del quotidiano, come la vive ogni famiglia povera, in qualsiasi parte della terra.

Un aspetto fondamentale del nostro Carisma è la fiducia nella Provvidenza. Ci sono comunità e piccoli servizi ai poveri che sono sostenuti quasi totalmente da questa “ricca Signora” come la chiamava il Fondatore. Più restiamo fedeli al carisma, più il Signore ci accompagnerà con la sua Provvidenza.